10 marzo 2011

I miei sogni d'anarchia

E lei viveva nei suoi sogni e la sua voglia di imparare...
più in fretta il metodo inglese, cucinare e fare l'amore.
Lei impazziva fra le ricerche di cosmesi, rimmel e maquillage,
le letture, Pavesi, Ginsberg, De Gregori e fiumi
di La, legato alle tradizioni...

Ma io l'amavo e lei amava me,
nei suoi sogni ritrovavo anche un po' di me.

E lei scopriva ogni giorno il valore del denaro e le conseguenze,
toccava il cielo con un dito e sanava le ferite con la rivoluzione.
Ancora i poeti e un nuovo sound delle balere e forse amanti
e il '68 raccontato e le conquiste,
le canzoni che dicevano: "oh oh"

Io l'amavo e lei amava me,
nei suoi sogni ritrovavo anche un po' di me.

Le bugie, le poesie, i racconti e la paura,
l'inflazione, le battaglie, l'egoismo della razza,
la stagione dei colori, un bicchiere e le memorie,
vecchi libri e dischi rock, un sudario e mille storie,
le panchine dei viali e le strane fantasie,
le bugie, le poesie e le strane cose che
stritolavano il passato, il feudalesimo e l'anarchia.
I sogni... l'anarchia... i miei sogni d'anarchia...

...e io l'amavo e lei amava me...na na na...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo sia semplice ...è il ricordo di un amore dove lei è legata alle lotte sociali e a tutto un dato mondo a cui anche l'autore si sente vicino ma non esattamente parte. I sogni di anarchia alla fine sono la nostalgia per quell'amore conclusosi. Una canzone notevolmente nostalgica non tanto da un punto di vista politico ma anche e soprattutto sentimentale. L'ideale che è metafora di una donna, non a caso, forse, si utilizza il termine anarchia: sostativo di genere femminile che è quasi, nel finale di canzone, personificazione della donna amata.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo 1, quindi credi che sarebbe potuto essere un qualsiasi altro sostantivo femminile tipo casa o melanzana a personificare la donna amata? io credo fermamente che Rino, con questa canzone, abbia finalmente dichiarato la sua visione politica: come De André (ad es. in "Se ti tagliassero a pezzetti") e molti altri Artisti, Rino fa proprio il contrario: la sua Lei è il suo ideale, la sua signorina Fantasia, la sua Verità, il suo unico Credo. Peccato che questa canzone non sia mai stata incisa ufficialmente e sia rimasta inedita e sconosciuta per 30 anni dopo la sua morte, essendo stata divulgata soltanto pochi anni fa. Questo poesia è un capolavoro di modernità, patrimonio dell'umanità. Chapeau.

Anonimo ha detto...

Grazie! Finalmente il testo scritto correttamente! :)

p.s. Concordo con la visione di Anonimo2!

Anonima3!

Valerio, Roma, IT ha detto...

Bravo Rino! Il tuo mortale corpo non c'è più, il tempo ti ha dato ragione e le tue poesie finalmente ci giungono all'orecchio.
La tua vita è servita come minimo a cambiare la mia :) Grazie Fratello Rino!

Anonimo ha detto...

Non potrebbe personificare la sua 'Giovinezza'? Ai suoi sogni da giovane?

Anonimo ha detto...

Non potrebbe rappresentare la sua 'Giovinezza'? I suoi sogni da giovane?

Anonimo ha detto...

Concordo con anonimo 1. :)

Okuto82 ha detto...

Io penso che descriva l'evoluzione politica e storica della patria Italia, dal dopo guerra fino al momento in cui la scrisse. E infine dichiari la sua preferenza per l'anarchia.